Riceviamo e pubblichiamo: Lettera aperta al Presidente dell'Ordine dei Biologi |
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Lettera aperta del Presidente di FederLab (Biologo) al Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi
Caro Pastoni, trovo del tutto insoddisfacente la risposta che hai inviato a me ed agli altri Colleghi che hanno prodotto istanza di Accesso agli atti dell’Ordine dei Biologi per la visione e/o l’acquisizione della documentazione inerente la gestione economico-finanziaria dell’Ente nell’ultimo decennio. Del tutto elusive e dilatorie le motivazioni che adduci per negare, ai Biologi che ne hanno diritto, l’Accesso agli atti ed alle scritture contabili dell’Ordine di cui tutti Noi siamo parte. Manca, inoltre, l’indicazione del responsabile del procedimento amministrativo, in aperta violazione alla Legge che regola l’Accesso agli atti, la qual cosa indurrà, verosimilmente, gli iscritti delusi dal Tuo comportamento ad adire il competente Tribunale Amministrativo Regionale affinché imponga all’Ente l’accesso negato. Si instaurerebbe un contenzioso che non fa onore né alla dirigenza né a tutti i Biologi Italiani, questi ultimi costretti a ricorrere alla Magistratura per poter avere contezza degli elementi di gestione dell’Ordine Professionale cui sono iscritti e partecipi. I Colleghi più giovani, che pur hanno sottoscritto l’istanza di accesso e che hanno tutto il diritto di conoscere gli atti pregressi e correnti dell’Ordine Professionale cui sono iscritti, meritano esempi di comportamento di ben altro tenore e trasparenza e puntuali risposte ai quesiti posti, in luogo dei retorici e vuoti interrogativi con i quali hai evaso la Loro istanza. L’Ordine Professionale deve essere inteso come una casa di vetro e non il luogo ove è allocata una dirigenza che pensa di poter agire con tanta protervia negando, nei fatti, l’esercizio dell’elementare diritto degli Iscritti a conoscere ogni aspetto di gestione dell’Ordine medesimo.
L’opacità della risposta conferma in tanti di Noi l’idea che vi siano molte questioni ancora da far emergere e portare alla luce circa la gestione dell’Ente, e che debbono essere dissipati tutti i dubbi sulle eventuali responsabilità, anche di ordine politico, dell’attuale dirigenza che compone gli Organi Collegiali di gestione e di controllo dell’Ente. Voglio sperare che i motivi addotti per il sostanziale diniego all’accesso non siano anticipatori di altri eventi e presupposto per affermare che circostanze casuali ed impreviste abbiano reso indisponibili, oppure inservibili, i documenti e gli atti. Si appaleserebbe, in quel caso, la responsabilità, anche penale, di tutti coloro che hanno l’obbligo della custodia e che devono rendere accessibili gli atti anche per le eventuali procedure di verifica disposte dall’On.le Ministro di Grazia e Giustizia, che mi legge per opportuna conoscenza. Tutto quanto sopra stigmatizzato, Ti chiedo di rendere immediatamente disponibili gli atti richiesti e di indicare il responsabile del procedimento amministrativo, anche con procedure di accesso concordate e limitate a pochi Colleghi all’uopo delegati da tutti gli altri richiedenti. In mancanza, ravviserò un intento ostile all’accesso ed alla verifica della documentazione e della verità dei fatti e delle circostanze che hanno caratterizzato la gestione dell’Ente negli ultimi due lustri e di conseguenza assumerò l’onere di ulteriori iniziative per le tutela e la salvaguardia dei diritti finora conculcati.
Cordiali Saluti Dott. Vincenzo D’Anna
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