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Apprendiamo dagli Organi di Stampa una notizia che ci lascia sconcertati
e sgomenti.
Oggi
la Guardia di Finanza ha tenuto una conferenza stampa in cui ha esposto
gli esiti di un’inchiesta secondo cui, negli ultimi anni, i laboratori
di analisi accreditati della Calabria avrebbero percepito tariffe
“gonfiate” ed applicato, erroneamente e con risultato a proprio indebito
vantaggio, la scontistica prevista dalla normativa nazionale.
Non
abbiamo dubbi in merito al fatto che le Fiamme gialle siano state
indotte in errore visto che:
- il tariffario Bindi, che secondo quanto noto avrebbe dovuto applicarsi
sulle analisi di laboratorio, è stato annullato dal Consiglio di Stato
con sentenze 1839/2001 e 1205/2010;
- lo sconto previsto dalla L. 296/06 è sulla prestazione, ragion per cui
doveva essere applicato sull’intera produzione di prestazioni da parte
di ciascun laboratorio, così come è stato.
Ma vi è di più.
Sempre lo sconto citato è stato dichiarato inapplicabile dal Tar
Calabria con sentenza n. 269/2011, appellata dall’ufficio commissariale
del Piano di Rientro, con giudizio in corso.
Il rammarico è che la vicenda parte dal 2007, periodo in cui la Regione
Calabria fece andare in vigore il cd tariffario Bindi.
A tale iniziativa seguì un’aspra battaglia da parte dei proprietari e
dei lavoratori dei laboratori che organizzarono scioperi, serrate, marce
e manifestazioni oltre alla difesa legale basata sull’annullamento di
quella norma da parte del Consiglio di Stato sin dal 2001.
Le cose si conclusero, appunto, con la conferma dell’annullamento del
tariffario Bindi prima da parte dei TAR e poi da parte del Consiglio di
Stato.
Ci furono però danni.
Alla salute dei calabresi che non potettero eseguire i propri controlli
con la continuità di sempre; ai dipendenti che persero il proprio posto
di lavoro a causa dei blocco dei pagamenti che le Aziende Sanitarie
disposero in attesa della definizione della vertenza.
Confidiamo totalmente nel lavoro sia della Guardia di Finanza che della
Corte dei Conti, ci auguriamo che l’equivoco venga presto chiarito e che
si prendano seri provvedimenti contro coloro i quali hanno “stimolato”
tale inchiesta superficialmente, forse per distrarre l’attenzione dalle
vere origini del disastro della sanità calabrese.
F.to
ASA Calabria (Associazione Strutture Accreditate)
FEDERLAB Calabria
SBV (Sindacato Branche a Visita)
In
relazione alle notizie sull’indagine della Guardia di Finanza su
presunti pagamenti gonfiati ai laboratori, l’ASA assieme a FederLab
ed SBV stanno mettendo in atto ogni iniziativa utile al chiarimento dei
fatti.
E’ già stato diramato un primo comunicato stampa al quale ne seguirà un
altro crediamo per domani e verrà organizzata una contro-conferenza
stampa per chiarire ogni minimo particolare a tutela della categoria |